A cura di Tania Schiavo
Allenatrice della ASD Tai Chi Art – Taijiquan per piccoli e grandi
Il Tai Chi Chuan è un’arte marziale interna che permette di coltivare e accrescere il Qi vitale. Essa si basa sui principi e sulla respirazione taoista anche conosciuta come Respirazione Addominale Inversa. Questo tipo di respirazione consente di aumentare notevolmente il Qi e la forza in generale. La concezione taoista prevede l’alternarsi dello Yin e dello Yang ovvero, nella pratica, della contrazione e del rilassamento muscolare. Meccanicamente l’esecuzione è semplice: si contraggono i muscoli addominali, facendo rientrare la pancia, durante l’inspirazione e si rilassando poi i muscoli durante l’espirazione. Le clavicole non si muovono lungo tutto l’intero processo e la respirazione rimane così addominale, bassa e profonda. Quando l’aria entra il diaframma si abbassa e contemporaneamente l’addominale rientra. Questo permette alla cassa toracica di dilatarsi dando ai polmoni la possibilità di riempirsi d’aria. Il diaframma è un muscolo molto potente, se ben allenato, che attraversa il corpo orizzontalmente. Esso è attaccato anteriormente allo sterno, posteriormente alla colonna vertebrale nella zona lombare e lateralmente alle costole. E’ inoltre fornito di terminazioni che lo mettono in contatto con lo psoas e il quadrato dei lombi. Presenta al suo interno dei forami dai quali passano le arterie esofagee, l’aorta, il nervo frenico, i rami epigastrici, l’arteria toracica interna e alcuni vasi linfatici provenienti dal fegato. Da ciò si può ben intuire la grande importanza di eseguire respirazioni non solo addominali profonde ma anche in posizione corretta. Più la nostra postura sarà buona e più la respirazione diaframmatica sarà efficace; più lavoriamo, tonifichiamo e mobilitiamo il diaframma più la nostra postura sarà ottimale. Il Tai Chi Chuan e il Qi Gong sono due pratiche perfette per raggiungere entrambi questi obbiettivi sviluppandoli simultaneamente.
Ma riprendiamo la respirazione inversa.
Quando durante l’inspirazione andiamo a contrarre i muscoli addominali ed a allargare la cassa toracica, si crea una pressione che spinge verso l’esterno e verso la schiena sviluppando una grande forza interna. Questa pressione conduce il Qi alla periferia passando attraverso i meridiani e irrorando il corpo. Quando invece si espira, i muscoli addominali vengono rilasciati e l’energia ritorna nel Dan Tian, considerato la fucina del Qi. L’atto respiratorio diventa così un regolatore dell’energia del corpo promuovendone e preservandone la salute.
Applicata all’arte marziale, la respirazione inversa permette di usare una forza diversa da quella muscolare attivando l’energia interna, favorendo il radicamento e l’allineamento del corpo. Questo può avvenire, però, solamente quando la mente si trova in uno stato di quiete che, non formando blocchi tensivi, ha la capacità di liberare l’energia morbida, elastica, tendinea ed esplosiva rendendo particolarmente efficaci i colpi inferti. All’inizio il praticante trova questo tipo di respirazione piuttosto difficile e innaturale, essendo abituato ad agire esattamente nel modo opposto. In realtà la difficoltà sta solamente nella mente che si trova ben ancorata alle abitudini che sono ormai diventate una certezza e cambiare ciò che è sicuro pone una certa resistenza. Ma se la mente viene svuotata, trovando la quiete, tutto torna ad essere semplice. Il Tao Te Ching dice:” Le cose difficili nel mondo devono essere fatte facilmente” e se ci si pensa troppo alla fine le cose si complicano. Quindi è sempre bene cercare di calmare la mente e di dirigerla all’ascolto del corpo. Raggiunta la centratura si può iniziare la pratica. Il grande filosofo Zhuangzi disse:” E’ semplice all’inizio e sarà fantastico alla fine”. Quindi una volta pacificata la mente e lasciato libero il respiro taoista, tutto risulterà facile e la sensazione, il benessere del corpo e l’efficacia marziale saranno fantastici.